Salta navigazione
FAENZA IN MANO
[t] Apri la barra con i tasti di accesso   [x] Nascondi la barra con i tasti di accesso   [1] Contrasto normale   [2] Contrasto elevato   [3] Testo medio   [4] Testo grande   [5] Testo molto grande   [n] Vai alla navigazione principale   [p] Vai al contenuto della pagina   [h] Home page

Contenuto principale

Giani, Felice

15 Dicembre 1758 - 11 Gennaio 1823

Felice Giani.jpg

Studiò dapprima a Pavia, sotto la guida di Carlo Antonio Bianchi e di Antonio Galli da Bibbiena, proseguendo poi gli studi a Bologna con Domenico Pedrini e Ubaldo Gandolfi.
Trasferitosi a Roma, nel 1780, grazie alla protezione del principe Doria Pamphili si legò con vari artisti, tra cui Cristoforo Unterperger, Giuseppe Cades, Domenico Corvi e Angelica Kauffmann, l'architetto Giovanni Antonio Antolini e Andrea Vici 
Nel 1784 Giani si mise in luce vincendo il secondo premio ad un concorso di disegno dell'Accademia di Parma, città che in quegli anni era artisticamente all'avanguardia come centro propulsore del nascente Neoclassicismo.
Nel 1786 si trasferì a Faenza per decorare la Galleria del Palazzo Conti-Sinibaldi e la Galleria dei Cento Pacifici (con l'aiuto del Barozzi). L'anno successivo fu nominato membro accademico d'onore dell'Accademia Clementina di Bologna. Dopo un nuovo periodo romano (1788-1794), Giani completò la sua formazione con un viaggio a Napoli, Ercolano e Pompei, per poi fare ritorno a Faenza dove lavorò alla Galleria di Palazzo Laderchi.
Nel 1802 è la volta di Palazzo Milzetti, sempre a Faenza, forse il suo capolavoro.
Nel 1803 fu chiamato a Parigi per decorare i Gabinetti Napoleonici alla Malmaison.
Negli anni seguenti realizzò commissioni a Bologna, Roma, nel nuovo palazzo imperiale di Venezia, a Ferrara, a Ravenna ed a Forlì, dove si segnalano, in particolare, gli affreschi di palazzo Gaddi, del Palazzo Talenti Framonti e del Palazzo Comunale, attualmente visibili negli uffici del sindaco.
Nel 1811 fu nominato accademico di merito dell'Accademia di San Luca di Bologna. Decorò in questi anni anche l'appartamento napoleonico al Quirinale e lavorò al teatro di Imola, e ancora a Faenza, nei palazzi Morri e Cavina e Palazzo Pasolini. Nel 1819 fu nominato membro dell'Accademia dei Virtuosi al Pantheon.
Morì per le conseguenze di una caduta da cavallo al ritorno da un viaggio a Bologna e fu sepolto a Roma, in Sant'Andrea delle Fratte.

<script async src="https://www.googletagmanager.com/gtag/js?id=UA-108802481-1"></script>
<script>
  window.dataLayer = window.dataLayer || [];
  function gtag(){dataLayer.push(arguments);}
  gtag('js', new Date());

  gtag('config', 'UA-108802481-1');
</script>

Collegamenti a Social Networks