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Giovan Battista Campidori
Faenza 1726 – 178?
Capomastro e “perito muratore”, figlio di Raffaele, fece apprendistato col padre durante i lavori di S.Francesco; è possibile che da ragazzo abbia fatto qualche viaggio di istruzione a Bologna e forse anche a Roma. Principalmente lavora come perito sovrintendendo, per conto dei committenti, i lavori altrui.
Nel 1759 aveva presentato i disegni per il nuovo portico da innalzare in Piazza dalla parte del palazzo vecchio del Podestà; all'assegnazione dell'incarico a Gian Battista Boschi, si ebbe l'opposizione dei commercianti che avevano fatto costruire a loro spese il portico sottostante e che temevano che questa nuova costruzione pregiudicasse la statica della loro proprietà. Si decise di chiamare cinque periti,tra cui lo stesso G.B. Campidori, Domenico Petroncini perito muratore, Gioacchino Tomba, il maestro Pietro Tomba padre di Goacchino e Giambattista Boschi; che in data 24 settembre 1761 dichiararono che nessun pregiudizio sarebbe venuto alla statica per la sovrapposizione del loggiato voluto dal Magistrato al fine di uniformare i due lati della Piazza.
Ultima testimonianza grafica di G.B. Campidori è la planimetria della chiesa e monastero di S.Maria degli Angeli, eseguita nel febbraio del 1778 poiché “lo Spedale de Projetti” doveva essere trasferito nel suddetto monastero.