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FAENZA IN MANO
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Esposizione archeologica. Pianta e didascalie

Guida alle opere esposte all'ingresso di Palazzo Mazzolani

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Edilizia pubblica. Frammenti provenienti da Piazza della Penna
I resti architettonici, diversi tra loro, furono trovati nel 1966 durante la costruzione di un edificio in piazza della Penna, nella'rea sud-ovest della città. Insieme a questi vennere in luce porzioni di intonaco colorato, resti di decorazioni architettoniche sia in pietra sia fittili, pavimentazioni in mosaico. La qualità dei resti permette di ipotizzare che appartengano ad un edificio pubblico.
1 - Capitelli, basi e frammenti di fusti di colonne. Faenza, Piazza della Penna (I d.C.)
2 - Frammento di trabeazione. Faenza, Piazza della Penna (I d.C.)
3 - Rocchio di Colonna. Faenza, Piazza della Penna (I d. C.)
4 - Base iscritta. Faenza, Piazza della Penna (?) (I d. C.)

Edilizia pubblica
5 - Frammento di cornice. Faenza, via Borsieri. Età imperiale. Il frammento appartiene alla trabeazione (struttura orizzontale che era posata sulle colonne) di un edificio monumentale
6 - Frammento di iscrizione, Faenza, dal letto del fiume Lamone. I secolo d.C. I ponti romani, di cui l'esempio più fmaoso in regione è quello di Tiberio a Rimini, presentavano una lunga iscrizione che identificava l'autorità che ne aveva voluto la costruzione. Nel caso di Faenza la brevità dell'iscrizione conservata - la scritta [-] . CO[S ] da leggersi come CO(n)S(ul) - non permette un'attribuzione ad un personaggio certo. Il frammento è probabilmente databile all'età augustea, momento in cui Faenza venne munita di edifici pubblici tra cui con ogni evidenza anche un ponte monumentale sul Lamone.
7 - Vasca in marmo con coppia di anelle come finte maniglie. L'impiego del marmo al posto del basalto, del porfido o del granito come avveniva in età romana, pone alcuni dubbi sulla sua datazione all'età romana.

I monumenti funerari
8 - Frammento di fregio di monumento funerario, Faenza. Secondo metà I a.C., prima metà I d.C. Il fregio, decorato con triglifi e teste bovine, appartiene ad un monumento funerario a dado con fregio dorico, tipo che risulta piuttosto diffuso in Romagna (Rimini, Sarsina, Ravenna, Imola) tra l'età repubblicana e la prima età imperiale.
9 - Cinerario cilindrico. Dalla campagna faentina. I-II sec. d.C. Privo della copertura, conserva ancora all'interno il rivestimento in piombo. I cinerari cilindrici non decorati sono abbastanza comuni nelle necropoli romane.
10 - Leone funerario, Errano. Inizi I d.C. La figura del leone funerario si afferma tra il II e il I a.C. nell'area dell'Italia centrale e da qui si diffonde nella penisola, avendo poi grande fortuna nelle Province romane. Era utilizzato come elemento decorativo nei monumenti funerari.

Faenza cristiana
11 - Porzione di mosaico. Faenza, via Barilotti 15 (V sec. d.C.). Il mosaico, scoperto nel 1961, reca un'iscrizione: AMANDIANUS ET REVOCATA AMANTIUS ET ANIMULA F.P.CXX. Si tratta di un'iscrizione dedicatoria di due fedeli che offrono la realizzazione di 120 piedi di pavimentazione per l'edificio di culto a cui era riferito il pavimento. Iscrizioni di questo tipo si trovano in molte chiese paleocristiane dell'alto adriatico tra cui Ravenna e Rimini.

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