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Cappella di S. Carlo Borromeo - due dipinti

Gli affreschi di Ferraù Fenzoni

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Ferraù Fenzoni, S. Carlo in processione per impetrare la fine della peste
Ferraù FenzoniS. Carlo somministra il viatico agli appestati
(1614), dipinti murale olio su intonaco, 220 x 260

Le due vaste scene alle pareti offrono la misura del mutamento nei modi pittorici del Fenzoni dopo il rientro a Faenza da Roma e dall'Umbria dove aveva raggiunto la sua piena maturità di artista (1599). Come notato dal Anna Colombi Ferretti nella rigorosa impaginazione di queste due tele, con le luci basse e regolarizzate, è chiara la volontà di adeguarsi alla più recente moda romana del tenebrismo caravaggiesco, non senza informazioni del tono patetico proposto a Bologna nella scuola di Ludovico Carracci.
Nelle due storie di S. Carlo anche il Lanzi vedeva l'influsso Carraccesco, ma con un riferimento al forlivese Girolamo Genga.

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