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Cappella di S. Emiliano - L'arca

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Dell'originaria arca di Sant'Emilano nel 1809 dalla chiesa a lui dedicata fu trasferita nella cattedrale solo una parte del complesso marmoreo. Precisamente si tratta del trittico ora ricomposto secondo una singolare planimetria semiesagonale determinata forse dall'esigenza di dover custodire al suo interno l'urna con le sacre ceneri.
Entro tre archi che in origine erano allineati sono disposti le figure della beata vergine Maria, di san Luca e di san Martino.
I restanti marmi dell'arca erano nel registro superiore e rappresentavano quattro diversi momenti della vita del Santo e precisamente il ritrovamento del sarcofago di Sant'Emilliano, la traslazione delle reliquie, la guarigione dell'indemoniato e il salvataggio dei naufraghi. Ai fianchi vi erano due pannelli con San Sebastiano e San Cristoforo.
Voluta nel 1464 dalla famiglia Valla l'arca fu smembrata all'inizio dell'ottocento dal canonico Naldi della chiesa di sant'Emiliano che vendette sei bassorilievi a padre Andrea Michelini del monastero del Corpus Domini di Forlì. Da qui tre marmi furono venduti nel 1892 alla collezione parigina Jacquemart Andrè dove sono ancora conservati e visibili.

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