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Bruno Neri
Corso Garibaldi, 20.
Lapide in marmo collocata all’estremità destra della casa nel 1955, in ottimo stato.
QUI EBBE I NATALI
BRUNO NERI
COMANDANTE PARTIGIANO
CADUTO IN COMBATTIMENTO
A GAMOGNA IL 10 LUGLIO 1944
DOPO AVER PRIMEGGIATO COME ATLETA
NELLE SPORTIVE COMPETIZIONI
RIVELO’ NELL’AZIONE CLANDESTINA PRIMA
NELLA GUERRA GUERREGGIATA POI
MAGNIFICHE VIRTU’ DI COMBATTENTE E DI GUIDA
ESEMPIO E MONITO ALLE GENERAZIONI FUTURE
A CURA DELLE ASS. PARTIGIANE E PATRIOTTICHE DI FAENZA 1955
Bruno Neri (1910-1944) nato a Faenza compie gli studi a Imola nella Scuola Agraria. Buon giocatore di calcio, gareggiò prima nel C.A. Faenza , poi nella Fiorentina e nel Torino, giocando anche nella nazionale italiana. Richiamato alle armi nel 1943, dopo l’8 settembre ritornò a Faenza prendendo contatto con il gruppo O.R.I. di Radio Zella, poi con le formazioni partigiane. Comandante del battaglione “Ravenna”, si portò, con Vittorio Bellenghi, in perlustrazione nella zona di Gamgna, ma si scontrarono con i tedeschi e morirono in combattimento il 10 luglio 1944. A Bruno Neri è dedicato lo stadio faentino e, con Vittorio Bellenghi, anche una strada del PEEP dei Cappuccini (via Caduti di Gamogna).