Lapide rettangolare in marmo collocata al piano terreno tra la porta e dell’oratorio e una finestra. Buono lo stato di conservazione.

PATRI LVMINVM ET EI QVI VNVS
EST ET TRINVS EST GLORIA SEMPITER
MANSIO HAEC PERPETVA ET CONSERVATORIV
PRO EGENIS PVELLIS VIRGINITATEM SERVARE
CVPIENTIBVS SVB PROTECTIONE ET PRAESIDIO
SS. DEIPARAE E SEMPER VIRGINIS MARIAE.
QVAE IN CELIS ET IN ALMA NAZARENA
DOMO VENERATVR ET COLITVR ERECTVM
ET DOTATVM EX ROG.D HYACONTHI GOTTAR
DI XVI APRILIS ET VI IUNY MDCCIII, ET
D. ANTONII MAE BUCCY XV IANVARY MDCCIV
MVLIER INNVPTA ET VIRGO COGITAT QVAE DEI SVNT.

SIA ETERNA GLORIA A DIO OTTIMO E MASSIMO, PADRE
DEI LUMI, E ACOLUI CHE E’ UNO E TRINO. –QUESTA CASA PERPETUA
E IL CONSERVATORO FURONO ERETTI E DOTATI CON ROGITI DEL SIG.
GIACINTO GOTTARDI DEL 14 APRILE  E 6 GIUGNO 1703 E DEL SIG.ANTONIO BUCCI
DEL 15 GENNAIO 1704, PER ZITELLE POVERE CH EDESIDERANO CONSERVARE LA VERGINITA’ SOTTO LA PROTEZIONE E IL PRESIDIO DELLA SS.MADRE DI DIO
E SEMPRE VERGINE MARIA CHE SI VENERA E SI ONORA IN CIELO E NELLA
SANTA CASA DI NAZARET (A LORETO). –LA DONNA NON SPOSATA E VERGINE
PENSA ALLE COSE CHE APPARTENGONO A DIO.

Don Lorenzo Ghidieri (1632-1710), sacerdote faentino, dopo essere stato per diversi anni cantore nella Basilica della Santa Casa di Loreto, tornato in patria acquistò una casa antica e la trasformò in un Conservatorio per ragazze povere che volevano rimanere nubili. Il Conservatorio rimase tale fino al 1940 quando le ospiti presero il nome, l’abito attuale e la regola del Terz’ordine Francescano .
Fino allora le suore, che esercitavano e insegnavano lavori muliebri, come merletti e tessuti, alle giovani nel collegio-educandato annesso dal 1926 al 1960, erano chiamate dal popolo “Al sor da la scoffia” per una cuffietta pieghettata che portavano. Oggi l’istituto svolge un’attività di scuola materna e di doposcuola per gli alunni delle scuole elementari. Negli ultimi restauri apportati all’edificio sono emerse alcune tracce di una casa medievale.