La pala con “Sant’Antonio che rampogna il tiranno Ezzellino da Romano” è ricordata come opera del pittore faentino Giovanni Gottardi (1733-1812) il cui nome viene anche ribadito da una scritta sul retro “Joannes Gottardi Faven./aetatis suae anno 19 pinxit/ Romae anno 1770”.
L’opera presenta dei legami strettissimi con la pala faentina della “Santa Perpetua”, riconosciuta al Gottardi, motivi simili sono l’inquadratura scenografica di gusto romano con colonne e scalinate classiche, l’impostazione spaziale scandita su vari piani con un’ottica da sotto in su, il descrittivismo insistito delle espressioni e delle note di costume, soprattutto nelle figure dei soldati.