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Oratorio di S.Pietro in Vincoli

Piazza XI Febbraio, 21. Sec. XVIII, G.B.Campidori, tergali dipinti da A.Barbiani

oratorio di san pietro in vincoli.jpg

Storia dell'edificio

Nel 1765 l'immagine della Beata Vergine delle Grazie, già trasportata in Cattedrale dalla vecchia chiesa di S. Andrea in vineis, viene collocata definitivamente nella cappella dei Ss. Pietro e Paolo, nel transetto sinistro, come oggi.
La Confraternita che ne tutelava il culto e che era diventata proprietaria dell' immagine dopo lunghe controversie con i Padri Domenicani, nel 1767 abbandona la sua vecchia sede vicino a S. Andrea e si stabilisce vicino alla Cattedrale costruendo un nuovo Oratorio e affidandone il progetto a Giovanni Battista Campidori ( 1726- 1781 ) che in quegli anni figurava tra i maggiori esonenti dell'intenso programma di trasformazione e rinnovamento della città.
L' Oratorio è una delle opere di G. B. Campidori minore pe volume, ma notevole per impegno creativo ( 1767 – 1768 ).

La struttura

Trattasi di un piccolo locale al primo piano, con ingresso da una scala collegata alla strada ( oggi P.zza XI Febbraio ); la dimensione ridotta dello spazio, la sua segregazione dal pubblico e la stessa posizione sopraelevata indicano un utilizo privato, conforme alla pratica devozionale dei confratelli.
La felice soluzione architettonica e decorativa di questo ridotto ambiente fu arricchita dalla collaborazione di diversi artisti ( pittori, stuccatori, falegnami ) che nefecero un piccolo gioiello di grazia settecentesca.
Il carattere essenziale e qualificante dell'oratorio è la straordinaria integrazione dell'arredo ligneo, pittorico e plastico.
Nel presbiterio, dietro l'altare, è appeso un grande “ pannarone “ in stucco policromo realizzato dal Trefogli, in alto la corona lignea e dorata completa il padiglione che accoglie il quadro con la apparizione della Beata Vergine delle Grazie e S. Pietro in Vincoli, opera attribuita al lughese Benedetto del Buono, autore anche dei due ovali laterali.
Infine va evidenziata anche la componente luminosa: la luce provenendo dall' unica finestra aperta nella parete breve,difronte all'altare, si propaga longitunalmente, e più he rilevare gli oggetti sottolinea il valore illusivo dei postergali faendo coincidere illuminazione reale con luce dipinta.

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