Salta navigazione
FAENZA IN MANO
[t] Apri la barra con i tasti di accesso   [x] Nascondi la barra con i tasti di accesso   [1] Contrasto normale   [2] Contrasto elevato   [3] Testo medio   [4] Testo grande   [5] Testo molto grande   [n] Vai alla navigazione principale   [p] Vai al contenuto della pagina   [h] Home page

Contenuto principale

Santo Stefano Vetere

Corso Giuseppe Mazzini, 23.

SStefanoVetere.jpg

La Chiesa di S.Stefano è ricordata come già esistente a Faenza nel 1171 e come sede parrocchiale nel 1180. L'edificio ancora oggi visibile venne iniziato nella seconda metà del '400 per volontà di Astorgio II Manfredi o del suo successore Carlo II. L'uso dei materiali, mattone con pietra "spungone", e il profilo delle cornici all'esterno sono simili a quelle della Basilica Cattedrale rendendo plausibile l'ipotesi che per la ricostruzione quattrocentesca abbia operato Giuliano da Maiano.
Nel 1650 la chiesa divenne sede del Collegio dei Parroci che eressero per l'occasione il coro a sinistra dell'ingresso.
Nel 1781 i forti e continui terremoti indebolirono le strutture dell'intero fabbricato tanto che il Parroco, Don Ottavio Galassi, decise di costruire una nuova facciata per rinforzare la chiesa ma non riuscì a realizzare il progetto causa una lunga vertenza guidiziaria con il vicino Conte Francesco Cantoni.
Con l'arrivo dei francesi la chiesa fu secolarizzata e trasformata, secondo il progetto di Giovanni Antonio Antolini in "Circolo Costituzionale". Il circolo costituzionale, luogo utilizzato per conferenze e per l'elaborazione dei programmi giacobini, fu aperto nel febbraio 1798. Furono costruite tribune degradanti verso il centro dell'edificio per i comizi e fu realizzata una controsoffittatura in pannelli di legno decorato tuttora esistente.
Il fabbircato fu poi adibito a sede della Tipografia Novelli, bar e circolo ricreativo (in questo frangente furono realizzati il solaio e i quattro grandi pilastri che lo reggono) per poi divenire, in questi ultimi anni negozio.
Dall'esterno sono ancora visibili due delle quattro absidi quattrocentesche. Quella che fungeva da ingresso sul corso Mazzini fu demolita in occasione della trasformazione in Circolo Costituzionale per lasciare spazio alla nuova facciata. La quarta è accorpata ai fabbricati adiacenti.

Collegamenti a Social Networks