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Sala dei Legislatori

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Nella Sala dei Legislatori come nella saletta di Apollo, la volta e l’ornato hanno un ruolo rilevante indicando il carattere della decorazione.
La distribuzione su quattro lati di quattro riquadri entro cornici ricurve per lasciar spazio a esili fregi, nastri e naturalistici uccellini indibidua un ampio scomparto centrale e quattro zone angolari, rispettivamente ognuna con tre tondi, ghirlande, girali, trofei e vittorie alate, secondo uno schema già sperimentato in palazzo Piazza a Perugia nel 1797.

Un esile festone a girali correnti e un motivo a greca incorniciano la volta, sotto la quale corre una fascia a monocromo con vittorie e tori. Il tema conduttore dei riquadri è quello dei legislatori, a partire dal riquadro cenrtrale con la Partenza di Solone da Atene dopo aver promulgato le leggi e le scritte esplicative: QUESTE DETTE SOLON LEGGI AD ATENE e RAGIONE E LIBERTA’ SON LE MIE LEGGI, e fino ai quattro riquadri sui latti: Licurgo e la legge a Sparta, con la scritta SON SACRI A SPARTA I FORTI E GLI ALTRI A MORTE; Minosse e le leggi per Creta, con la scritta CRETA LE LEGGI TUE SCENDON DA GIOVE; Gli Egiziani e leggi di Mercurio Trismegisto, con la scritta: LE LEGGI DI MERCURIO EGITTO GIURA; Numa e le leggi per Roma, con la scritta: A ROMA IO DO LA LEGGE EGERIA DENMI.

Le allegorie dei dodici toni angolari sono ispirate alle attività umane e agli dei che le possiedono: L’uomo cacciatore, L’uomo pastore, L’uomo agricoltore, Orfeo, Trttolemo, Bacco, Pale, Cerere, Vulcano, Minerva, Temi, Astrea. La presenza negli angoli di un insolito motivo decorativo a piume policrome denuncia la presenza tra gli ornatisti di Pietro Piani, la cui influenza si può avvertire nel carattere dei finissimi grafismi. Le quattro sopraporte in stucco col motivo delle danzatrici, più volte ricorrenti nei palazzi faentini sono da attribuire alla bottega dei Ballanti Graziani.

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