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Camera di compagnia

Storie dei tempi di Numa Pompilio

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Alle pareti della sala si conserva la tappezzeria originale, che in origine era turchese, della stessa cromia delle piastrelle del caminetto e della specchiera.
Sopra risalta la volta spartita secondo una struttura complessa ma molto armonica, dove gli scomparti figurati sono incastrati nelle greche a stucco, contro la base monocroma delle grottesche.
Sul soffitto si vedono: Numa accetta la corona di Re offertagli dal popolo romano; Numa va al Campidoglio; Numa ascolta l'oracolo di Giove sull'Aventino; Numa consacra la Vestale; il Pontefice Massimo castiga una Vestale; la Vestale peccatrice condannata e murata viva; consacrazione di Numa; Numa e la Ninfa Egeria; Numa apprende le leggi dalle Muse; ritrovamento dei libri di Numa; il Prefetto Petilio brucia i libri di Numa. I quattro bassorilievi celebrano i temi eroici della Roma regia e repubblicana: Orazio Coclite; Collatino e Tarquinio sorprendono Lucrezia; suicidio eroico di Lucrezia; Coriolano cede alle suppliche della madre Veturia.
La narrazione degli episodi non a caso è dedicata principalmente a Numa Pompilio, che la tradizione ricorda come secondo re di Roma, il cui regno fu caratterizzato dalla pace, a differenza di quello del predecessore Romolo. Numa è infatti indicato come esempio di virtù civica e proposto come modello proprio in questo ambiente, in cui il conte Francesco intendeva ricevere visite e concludere affari.
La stanza era il salotto dell'appartamento di Francesco e Giacinta. Si noti la presenza del caminetto, sul cui fondale si ritrovano le iniziali del Milzetti, ma aveva anche una connotazione pubblica sottolineata dalle storie dipinte sul soffitto. 

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