L’ambiente, assieme al successivo, forma un piccolo quartiere indipendente rispetto al resto dell’appartamento nobile.
Ci troviamo in un salotto, come indicato dal caminetto sul cui fondale si ritrovano le iniziali FM del committente.
La decorazione del soffitto mostra al centro il giuramento di Annibale, ambientato nel tempio di Giove a Cartagine, prima di iniziare la guerra contro Roma, e ai lati, nei due ovali, il Trionfo della Pace al tempo di Augusto e il Trionfo della Guerra al tempo di Marcello.
Le grottesche con una cornice esemplata su quelle cinquecentesche di palazzo Madama sono opera di Gaetano Bertolani.
Sulle sovraporte a stucchi: Annibale nelle paludi della Toscana e la Battaglia del Trasimeno con il console romano ferito.
I divani, databili al primo quarto del XIX secolo, sono in deposito dalla Pinacoteca Nazionale di Bologna.
Alle pareti sono appese quattro tempere del faentino Pietro Piani, provenienti dal distrutto Palazzo Battaglini di Faenza.
Nella bacheca è esposta la tempera di Giani in cui egli stesso dipinse in piccolo formato le due lunette della galleria di Achille.