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Cappella di S. Carlo Borromeo

Terza cappella a sinistra

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Pala di A.Tiarini, affreschi di Ferraù Fenzoni, stucchi del Silva.

Cappella dedicata al Santo Arcivescovo di Milano nel 1613. In stile barocco di gusto romano, dove gli spazi assegnati alle pitture sulle superfici murarie e sulle volte sono delimitati da stucchi bianchi e dorati.
La pala dell’altare, San Carlo Borromeo in preghiera davanti alla Croce, è stata tradizionalmente attribuita al bolognese Alessandro Tiarini, ma recentemente è stata convincentemente assegnata a Lorenzo Garbieri. Anche Garbieri è pittore bolognese, esponente del barocco, allievo di Ludovico Carracci. Nel 1611-12 dipinse tre grandi tele per la Cappella di San Carlo Borromeo nella Basilica di San Paolo Maggiore a Bologna.
Le due statue a stucco ai lati della pala d'Altare rappresentano due allegorie, la Fede e la Carità, e sono opera del lombardo Francesco Silva.
Nei due quadri murali sono rappresentate due scene della vita del Santo dipinte da Ferraù Fenzoni che rappresentano rispettivamente la processione penitenziale e la comunione distribuita dal Santo agli appestati.
Nella volta sono presenti quattro comparti con Miracoli di S. Carlo Borromeno, quattro ovali con le quattro Virtù Cardinali, nell'ottagono al centro L'Eterno. Sono pitture di Ferraù Fenzoni in gran parte rifatte da Michele Chiarini nella prima metà dell'Ottocento,come documentato per almeno tre di queste, e in interventi successivi
Nella cappella dal 1945 sono esposti i resti mortali del beato Giacomo Filippo Bertoni, faentino, dell'Ordine dei Servi di Maria, morto nel 1483 e subito venerato come santo. Dedicata al beato Bertoni è presente in Pinacoteca un'importante pala d'Altare che lo ritrae genuflesso in preghiera e un altro suo ritratto è conservato nella sala degli Affreschi del Museo Diocesano.

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