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I basamenti laterali con la roccia di spungone

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Lungo le facciate laterali del Duomo è possibile apprendere una piccola lezione di geologia.
Lungo la base di ognuna delle due facciate laterali sono infatti visibili tanti blocchi che formano una fascia posta all'altezza massima di due metri (quindi visibile da tutti anche a piedi).
Questa fascia è composta di blocchi in spungone, ovvero una pietra locale (che si trova ancora oggi nelle colline dal fiume Senio al Montone, specie nella zona di Ceparano) che risale a 3 milioni di anni fa.
La particolarità di questa pietra è la presenza di molti reperti fossili di conchiglie, visibili anche nei blocchi in opera nel Duomo.
Lo spungone infatti si è formato grazie alla sedimentazione progressiva di conchiglie in un fondale marino luminoso e ossigenato (com'era un tempo il mare che ricopriva l'intera Pianura Padana).
Data la disponibilità a pochi chilometri dalla città, questa pietra venne utilizzata anche dai Romani, e in seguito anche nella Chiesa del Suffragio in Corso Mazzini, nel Duomo (in minima parte) e in altri palazzi nobiliari.
Il nome deriva dal dialetto: la pietra è infatti molto spugnosa, e da qui è nato il nome che ora la caratterizza anche scientificamente.

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