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La gradinata del Duomo

Sul colle di S. Pietro

piazza1763.jpg

Già dalle origini per entrare nella chiesa della piazza faentina esisteva una scalinata che probabilmente era formata da due rampe di scale ai lati della costruzione mentre al centro era collocato l'antico cimitero di San Pietro.
E' solo dopo il 1740 che nella facciata del Duomo viene realizzata una scalinata a forma di mezzo poligono irregolare documentata dalla mappa di Giuseppe Pistocchi incisa nel 1763.
Dopo pochi decenni la scalinata risultò gravemente danneggiata, anche a causa di una sommossa avvenuta nel 1811 e si procedette, a spese dell'Amministrazione Comunale a realizzare una nuova struttura. Di questa sappiamo che pur mantenendo una forma a ventaglio era in linea con i fabbricati lungo il corso, allora chiamato di Porta Ravegnana, e quindi notevolmente ridotta alla base rispetto alla precedente. Ridotto era anche il piazzale alto antistante l'ingresso e tolto il pianerottolo a metà salita.
Non si conosce invece con quale materiale era fatta la gradinata, ma certo la costruzione non era particolarmente solida se già cinquanta anni, nel periodo dell'Unità di Italia era giudicata labente «più che per la vetustà, per la cattiva qualità del sasso usato all'uopo».
La nuova ricostruzione avvenne solo nel 1887 con una gradinata realizzata sul modello attuale in granito rosa di Baveno. Ultimata la gradinata, furono collocati agli angoli due fanali per l''illuminazione.
Durante la seconda guerra mondiale la gradinata ha subito diversi danni, restaurati nel 1960 con sovvenzione del provveditorato alle opere pubbliche.

(dal testo di Giorgio Cicognani in Faenza La Basilica Cattedrale, 1988, pp. 61-65)

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