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Gli Stucchi

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Gli stucchi ripropongono la difficoltà d’attribuzione comune a tutta la produzione di questo genere in Faenza. Già per S.Umiltà il problema si era presentato e non era stato risolto completamente, per la discordanza tra documenti storici e la realtà del confronto oggettivo. Questi stucchi hanno un carattere diremmo più plastico e meno dilatato rispetto a quelli che rivestono la maggior parte della chiesa di S.Umiltà, non tutta perché le due ancone degli altari laterali, posteriori al resto, si avvicinano notevolmente a quelli laterali della Annunziata le cui cimase, abbastanza rilevate dalla parete, non sono sostenute dal binomio parasta-capitello che realizza  un assottigliamento dall’alto verso il basso.
Un rapporto più diretto è forse riscontrabile con gli stucchi che rivestono l’interno di S. Giorgio fuori Porta delle Chiavi e, volendo riferimenti più precisi,abbiamo trovato una notevole affinità con un altare della chiesa di S. Agostino, più precisamente con quello del Crocifisso che è caratterizzato della sovrapposizioni di parti plastiche di effetto, più macchinoso teatrale che di «continuum».
I plinti rigonfi, in giallo marmorizzato, sono gli stessi dei tre altari della nostra chiesa.

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