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Voltone della Molinella
Volta ad ombrello decorata a grottesche da Marco Marchetti nel 1566.
Trattasi della Galleria di passaggio ce permette di accedere direttamente da Piazza del Popolo a Piazza Nenni, da sempre nota come “La Molinella”.
Quest'ultima fu un tempo la corte della sede della Signoria Manfrediana ed ebbe quel nome perchè si vi si trovava, anche un mulino per l'uso di tutti quelli ch risiedevano in quella cittadella fortificata.
All'epoca della Signoria Manfrediana l'ambiente del “Voltone” era chiuso e serviva probabilmente a sede della guardia degli armigeri, poi, all'epoca della Legazione del Montevalenti, fece parte di un appartamento da questi voluto e fatto decorare dal Marchetti.
Allora non esisteva ancora la scala a doppia rampa che si apre a fianco del Voltone; essa fu sistemata solo nel 1586 ed è sul finire di quel secolo o ai primi del Seicento che il “Voltone”, col cortiletto mediano e la grande sala col soffitto decorato furono messi in comunicazione con “La Molinella”, aprendo gli archi nelle pareti della sala stessa.
Le decorazioni
Il principale elemento di interesse è costituito dalla raffinata volta ad ombrello, affrescata nel 1566 da Marco Marchetti, detto “Marco da Faenza”,con al centro lo stemma del nuovo Pontefice Pio V,affrescato con grottesche e raffaellesche: putti,arpie, mascheroni, cornucopie divinità e figure mitologiche, piacevolmente mescolate ai più vari motivi ornamentali, desunte dai prototipi romani della Domus Aurea di Nerone (il complesso monumentale venuto alla luce alla fine del 1400 e che, essendo ipogeo, prese l'improprio nome di “ Grotte di Nerone”).
La volta fu restaurata nel 1857 da Antonio Liverani, fratello del più famoso Romolo, in occasione della visita a Faenza di Papa Pio XI; le ridipinture che alteravano l'originale sono state rimosse con i restauri del 1991, ad eccezione delle parti ottocentesche del Liverani, di valore storico-artistico e parzialmente mantenute, sia pure sotto tono e, come tali, distinguibili dall'originale.