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L'area Forense

Corso Saffi 15

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Il ritrovamento di una consistente pavimentazione realizzata in quadroni di arenaria in Corso Saffi 15 può essere direttamente collegata all’esistenza del foro romano. Le lastre, in pietra arenaria, sono di varie dimensioni e sono prevalentemente rettangolari, con larghezze attestate sui 60 cm. e lunghezze variabili tra il metro e il metro e mezzo.
Tale tratto non era che una piccola parte di un complesso certo più vasto delle cui dimensioni non sono mai stati scoperti possibili confini. Un tracciato di strada a sud dell’area di scavo dell’ex Albergo Corona è stato trovato all’altezza di Via Marescalchi con un piano di circa sei metri di distanza dai primi elementi individuati del lastricato della piazza per cui in questa area è ipotizzabile l’esistenza di un porticus o di eventuali muri di confine. A sud della pavimentazione, in ambienti della Farmacia Sansoni nel Palazzo del Podestà durante lavori del 1971 furono ritrovati resti di un edificio termale che per dimensioni e collocazione può essere interpretato come impianto pubblico che eventualmente delimitava a sud il foro romano. Altre delimitazioni, o attraversamenti, potevano essere dati dal cardine massimo, ovvero l’attuale asse di Corso Garibaldi e il decumano massimo  dato dalla via Emilia.
Attorno alla piazza vi potevano essere altri edifici pubblici di vario genere e varie funzioni. Oltre alla terme, la cui presenza è documentata, vi potevano essere probabilmente una basilica e templi. In un’area a nord del foro, compresa tra Corso Garibaldi, via Paolo Costa e Via Bertucci, il rinvenimento di numerosi elementi lapidei architettonici e decorativi consente di sostenere che anche qui dovevano ubicarsi altri importanti complessi pubblici.
Mancano purtroppo elementi per stabilire dimensioni ed estensioni certe del Foro. Mancano anche dati per attribuzioni cronologiche, anche se appare ipotizzabile una costruzione del foro nell’ambito della legge promulgata da Giulio Cesare nel 45 a.C. che ha regolato i municipi nell’Italia romana.

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