Nel 1961, nell’area dell’antica chiesa di S.Terenzio, durante gli scavi per la costruzione di un nuovo edificio in via Barilotti n. 15 si rinvennero resti di pavimenti musivi ad una profondità di metri 3,30 circa dal piano stradale. I ritrovamenti sono stati interpretati come resti di una basilica paleocristiana.
Purtroppo la notizia venne data a lavori edilizi ultimati, quindi non fu possibile verificare quello che era venuto alla luce e completare gli scavi. Sembra sia stato visto in più punti un pavimento a mosaico policromo con motivi geometrici ad ampia campitura. Del mosaico ci resta solo una fotografia di un frammento di metri 1,20 x 1,20. La decorazione consiste in una fascia a meandro seguita da un settore a cerchio decorato a quadretti convergenti resi in tre colori. All’esterno del settore circolare si dipartono rombi con disposizione a raggiera. Questi portano dei motivi a intreccio racchiusi da una cornice bianca e nera.
Furono anche individuati due riquadri, sempre a mosaico, con iscrizioni menzionanti persone che avevano contribuito a sovvenzionare la pavimentazione dell’edificio. Di questi due riquadri uno è stato distrutto durante gli scavi, ci resta solo la trascrizione dell’iscrizione. Questo riquadro è circondato da un’ampia cornice decorata a spirali. Il testo è integralmente conservato e ricorda come alcuni personaggi (Amandianno, Revocata, Amantio e Animala) abbiano contribuito per la costruzione di 120 piedi di pavimento.