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Museo all'Aperto della città di Faenza

Percorso urbano di Arte contemporanea

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Sempre aperto
Tel. 0546 691550

Il museo all'aperto della città di Faenza è un affascinante percorso, esteso a tutto il territorio, di opere moderne e contemporanee "SITE SPECIFIC" di importanti artisti italiani e stranieri.
Lo spazio aperto, in particolare quello periferico, diviene il luogo espositivo ideale da percepire nella quotidianità rendendolo identitario; un museo che si offre senza diaframmi a tutti i cittadini.
Più o meno tutte le città, negli ultimi anni, hanno messo a disposizione spazi pubblici per accogliere opere permanenti di artisti (o presunti tali), spesse volte scelti a caso, senza una precisa idea identitaria dei luoghi e magari proprio su stimolo degli stessi per una temporanea logica autocelebrativa.
I rischi culturali, circa le collezioni di opere all'aperto, sono enormi poiché, senza uno stabile progetto di museo che traguardi senza sconti un futuro lontano, le Amministrazioni Comunali possono cedere alla tentazione di accettare in regalo un lavoro, risolvere in buona fede la manutenzione di una rotatoria, favorire associazioni per pubblicità nascoste nelle pieghe dell'"opera" o anche solo riempire un vuoto con un po' di arredi "d'autore".
Non è così per Faenza, da sempre avanguardia culturale della Romagna che fin dai primi anni del '900, centellinando le scelte in modo rigoroso, ha cercato di associare all'opera quel valore aggiuntivo per elevare uno spazio o anche un nonluogo periferico in un punto identitario di riferimento della città.
È evidente che ora, il percorso di arte urbana contemporanea nella cintura periferica di Faenza, individuato fra le possibili eccellenze della città nel piano urbanistico approvato dal Consiglio Comunale nel 2010, acquisisce la forma strutturata del museo all'aperto a futura garanzia del suo straordinario valore culturale. Il percorso di opere d'arte (contemporanee) esposte a Faenza a partire dal primo '900 rappresenta nel complesso una importante parte della storia della città per il valore assolutamente qualitativo e di testimonianza circa il susseguirsi della vita culturale e amministrativa, soprattutto fra il secondo dopoguerra e i giorni nostri. È un percorso di cui va garantita anche in futuro una continuità all'insegna dell'assoluta qualità e innovazione stante la grande responsabilità di esporre opere permanenti.
La ceramica recita il ruolo di protagonista della scena, anche se le molte opere di grande pregio realizzate con altre tecniche ci raccontano come la città, pur nella propria identità dominante, abbia saputo aprirsi all'arte in modo per nulla provinciale, avendo la capacità di attrarre e accettare esperienze legate ad altri materiali, a testimonianza della dimensione culturale storicamente riconosciuta a Faenza.
Il museo all'aperto in corso di istituzione e in costante evoluzione nel tempo si presenta già ora con oltre 70 opere che documentano cronologicamente l'evoluzione dei vari stili e l'intreccio fra artisti faentini, nazionali ed europei. L'obiettivo è fare sì che Faenza sia sempre più attrattiva e culturalmente riconoscibile su scala nazionale, offrendo anche un esempio di come attraverso le installazioni artistiche si possa elevare la qualità e riconoscibilità dei Luoghi urbani periferici.
In questo modo si supera il concetto di collezione museale o di mostra temporanea, relegata in spazi confinati, e si individua nella città il contenitore ideale, alla vista di tutti, senza diaframmi.
La ricchezza artistica della città resta la sola alternativa alla limitata fruizione dell'arte del tempo libero come momento di evasione; quando l'esperienza dell'arte (della bellezza), da occasionale diventa quotidiana, si liberano sinergie innovative, di speranza e vitalità anche delle anonime periferie di molte città italiane. L'obiettivo è di generare quello stupore che si avverte quando si visita un centro storico particolarmente ricco di emergenze architettoniche, scultoree, pittoriche.
Questo il vero motivo alla base della costituzione del Museo all'aperto che spazia da artisti del calibro di Rambelli, Matteucci, Biancini, Spagnulo, Nagasawa, Sottsass, Zauli, Sartelli, Stahler, Bombardieri, solo per citarne alcuni.

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