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Fontana Monumentale
Piazza della Libertà. Fontana Monumentale.
Epigrafi su lapidi rettangolari di pietra d’Istria, in discreto stato, poste sui lati del fonte monumentale.
Lato Loggiato:
PAULO V PONT M
FELICISS REGNAN
POST LATRONES PROFLIGATOS
PRESSVM INVNDATEM PA
DVM POPVLOS IVSTITIA PACE
ANNONA SERVATOS NE
ET.HOC MAGNUM DESIDE
RETUR ORNAMENTO
AQVAR VRBEM ADAVXIT
D CARD RIVAROLA
LEGAT SUAE ANNO NONO
AERE PVBL
ESSENDO PONTEFICE MASSIMO PAOLO V FELICEMENTE REGNANTE, DOPO AVER SCONFITTO I BANDITI, DOPO AVER CONTENUTO IL PO CHE INNONDAVA E SALVATO LE POPOLAZIONI CON LA PACE, LA GIUSTIZIA E I VIVERI, PERCHE ANCHE QUESTO GRANDE (MONUMENTO) NON MANCASSE ALL’ORNAMENTO DELLE ACQUE, IL CARDINALE DOMENTICO RIVAROLA ABBELLI’, CON ESSO, LA CITTA’ A PUBBLICHE SPESE NE IX ANNO DELLA SUA LEGAZIONE.
Lato Torre:
GREGORIO XV
PONT.OP.MAXIMO
BONONIENSI
EX CLARISSA LODOVISIORVM
GENTE MARMOREVM FONTEM
SIGNIS AENEIS EXORNATUM
SVB FLORENTISSIMO
PONTIFICATVS EIVS INITIO
ABSOLVTVM S.P.Q.F. DEDICAVIT
IO MVTO DE PAPAZVRRIS
ROMANO V S R GVUBERNATORE
C כּ I כּ CXXI
IL SENATO E IL POPOLO DI FAENZA DEDICO’ ALL’OTTIMO SOMMO PONTEFICE GREGORIO XV, BOLOGNESE, DELLA NOBILE FEMIGLIA LUDOVISI, ALL’INIZIO FELICE DEL SUO PONTIFICATO LA FONTANA MARMORE COMPLETATA CON SIMBOLI BRONZEI, ESSENDO GOVERNATORE GIOVANNI MUTO DELLA FAMIGLIA PEPEZURRI, ROMANO, REFEREDARIO DI AMBO LE SEGNATURE NEL 1621.
Lato Duomo:
SALVBERRIMI
JVGIS AQVAE FONTIS
ORNAMENTA AENEA
BONAS ANIMANTIVM FORMAS
TEMPORIS ET COELI INIJVRIA
SORDIDATAS SCABRA AERVGINE EXESAS
VIRGILIVS COMES CAVINA
MVNICIPALIS MAGISTERII
PRINCEPS EXPOLIRI CVRAVIT
AERE PVBLICO
AN MDCCCXLII
Epigrafe di Dionigi Strocchi.
IL CONTE VIRGILIO CAVINA, CAPO DELLA MAGISTRATURA MUNICIPALE, A PUBBLICHE SPESE, FECE RIPULIRE, NEL L’ANNO 1842 LE BELLE FORME DELLE SALUTARE, SPORCATE DALL’INGIURIA DEL TEMPO E DEL CLIMA, E CONSUMATE DALLA RUGGINE.
Base:
DOMINICVS / (PA)GAN / (ELLIVS)FAV/ ARCHIT / INVENTOR /INSTAVRATVS /MDCCCXCVI.
DOMENICO PAGANELLI, ARCHITETTO FAENTINO INVENTORE.
(FONTE) RESTAURATA NEL 1896.
Il papa ricordato nella prima epigrafe è Paolo V (Camillo Borghese romano, 1605-1621). Il Card. Domenico Rivarola (1575-1627), nominato legato di Romagna nel 1611, in pochi mesi la liberò dai briganti, rinforzo gli argini del Po, riordino il mercato dei cereali, e fu confermato legato per altre due volte. La data della fontana è il 1619. l’iscrizione è riportata anche dal Pastor nella sua storia dei papi,citandola dal Valgimigli.
Gregorio XV (Alessandro Ludovisi, bolognese, 1621-1623), ricordo nella seconda epigrafe, fu eletto all’umanità dopo appena due giorni di conclave.
Fra Domenico Paganelli (1545-1624), faentino dell’ordine domenicano, fu insigne architetto, ingegnere civile e maestro in teologia. Lavorò molto in Romagna e a Roma dove fu familiare ai papi del suo tempo. Diresse la costruzione della fontana facendo anche ricerche nei dintorni di Faenza per trovare una sorgente che desse acqua sufficiente per la fontana.
Nel 1619 Domenico Castelli diede il disegno delle parti in bronzo della fontana che furono eseguite dai fondatori Pier Paolo e Tarquinio Giacometti e Giambattista Vitali di Racanati. sono rappresentati gli stemmi di Paolo V, il drago, del cardinale legato Rivarolo, le aquile e il leone simbolo della città di Faenza. Il ravegnano Lorenzo Corsi, nel giugno 1621, scolpì le due prime epigrafi.
La terza epigrafe ricorda un restauro della fontana avvenuto nel 1842 mentre era gonfaloniere il conte Virgilio Cavina. Eseguirono il restauro i fratelli faentini Domenico, Gioacchino e Gaspare Taroni.