Lapide di marmo posta sulla facciata a sinistra della porta principale.


TRA DVE LITI D’ITALIA SVRGON SASSI
E FANNO VN GIBBO CHE SI CHIAMA CATRIA
DI SOTTO ALLA QUALE E’ CONSACRATO UN ERMO
CHE SVOLE ESSER DISPOSTO A SOLA LATRIA

                                                                                            QVIVI


AL SERVIZIO DI DIO MI FE’ SI FERMO
CHE PUR CON CIBI DI LIQVOR D’ULIVI
LIEVEMENTE PASSAVA CALDI E GELI
CONTENTO NE’ PENSIERI CONTLEPLATIVI

IN QVEL LOCO FU IO PIETRO DAMIANO
 
                                                             DANTE PARADISO XXI
 
INUG. IV=IV =MCMXXII = OFFESA BELLICA DISTRUSSE
SOC. CATT. “SILVIO PELLICO” RIPRISTINA III=III=MCMLXIII

La lapide, con i versi di dante, fu collocata sella facciata nel 1922 a chiusura della commerazione del VI centenario dalla morte di dante, a cura dell’Ass. “Silvio Pellico”, per ricordare S.Pier Damiani, monaco, cardinale e dottore della chiesa, esaltato da dante nella divina commedia, morto a Faenza nel 1072, sepolto e venerato nella cattedrale dal 1826, patrono dell’associazione.
Danneggiata durante la seconda guerra mondiale, la lapide fu ripristinata a cura di ex soci di quella associazione nel 1968.