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Vincenzo Lega
Via Naviglio, 27.
Lapide rettangolare in marmo, posta all’estremità sinistra della casa, in buono stato di conservazione.
IN QUESTA CASA EBBE I NATALI
VINCENZO LEGA
COMANDANTE PARTIGIANO
FUCILATO IN FORLI’ DAGLI INVASORI TEDESCHI
IL 10 SETTEMBRE 1944
EBBE LE VIRTU’ DEGLI SPIRITI SEMPLICI E GENEROSI
COMPI’ IL SUO DOVERE DI COMBATTENTE PER LA LIBERTA’
CON TRANQUILLA E SERENA COSCIENZA DEL DOVERE
CADUTO IN MANO DEL NEMICO
AFFRONTO’ LE SEVIZIE E L’ESTREMO SUPPLIZIO
CON INTREPIDA ANTICA FERMEZZA
A CURA DELLE ASS. PARTIGIANE E PATRIOTTICHE DI FAENZA 1955
Vincenzo Lega, militare in Croazia, riuscì a rientrare in famiglia dopo l’8 settembre 1943. Preso contatto con Bruno Neri e Vittorio Bellenghi si aggregò a loro nel gruppo di Radio Zella, poi nella lotta partigiana. Assistette impotente alla loro uccisione a Gamogna, e, dopo avere sepolto il loro corpi, ritornò per qualche tempo a Sarna, ma poi fu arrestato dai fascisti e dai tedeschi a Faenza. Portato a Forlì, resistette alla minacce e alle torture e fu fucilato il 10 settembre 1944. Gli è intitolata una strada fuori dal Borgo Durbecco.