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Filippo De' Conti Severoli

Via Severoli, 18. Palazzo Severoli.

V43.jpg

Lapide rettangolare in marmo posta tra le finestre del piano terra a sinistra del portone d’ingresso, inaugurata il 1 giugno 1873.
Discreto lo stato di conservazione.

IL XVI NOV. MDCCLXII QUI VENNE ALLA LUCE
FILIPPO DE CONTI SEVEROLI
LE CUI VALOROSI MARZIALI IMPRESE OPERATE
SOTTO I NAPOLEONICI VESSILLI
E REGISTRATE DALLA STORIA
LO ELEVARONO ALL’ALTO GRADO DI GENERALE
E POSCIA COTANTA ESTIMAZIONE ACQUISTANVAGLI
PRESSO LA CESAREA MAESTA’ D’AUSTRIA
DA ESSERE CON TITOLO DI TENENTE MARESCIALLO
DESIGNATO A COMANDARE LA FORTEZZA DI PIACENZA
USCI’ DI VITA A’ VI OTTOBRE MDCCCXXII.

Epigrafe di don Gian Marcello Valgimigli.

Il conte Filippo Severoli (1762-1822) fu tra gli assertori delle nuove idee liberali come giacobino. Al passaggio dell’esercito francese da Faenza si arruolò e seguì Napoleone. Ebbe subito il comando della Coorte Emilia poi nel 1800 comandò, con il grado di generale, la brigata della legione Italica.
Napoleone lo ammirò per il suo sangue freddo, l’annoverò fra gli eroi del suo esercito e lo nomino duca di Hannover. Il nome di Filippo Severoli venne scolpito tra quelli dei valorosi nell’Arco de Toile a Parigi. Nel 1808 accolse nel suo palazzo in Faenza il vicerè Eugenio Beauharnais. Fu a capo dell’esercito dello stesso vicerè, che doveva opporsi a quello di Gioacchino Murat.
Durante uno scontro sul fiume Secchia il 7 marzo 1814, alla difesa di Reggio Emilia, fu colpito ad una gamba che dovette essere amputata. Al momento della restaurazione passò alle dipendenze dell’Austria e ottenne il comando della piazza di Piacenza.

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