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La Società Pronto Soccorso ai suoi morti per la Patria

Via Severoli, 9. Palazzo Comunale.

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A sinistra delle porte d’ingresso, lapide rettangolare in marmo con bassorilievo rappresentante un’ara fiammeggiante contornata da una ghirlanda di foglie intrecciate sostenuta da due bambini. Buono lo stato di conservazione.

LA SOCIETA’ PRONTO SOCCORSO
AI SVOI MORTI PER LA PATRIA

MILITI DELL’VMANITA’ DIEDERO L’AMORE
SOLDATI DELLA PATRIA DIEDERO LA VITA
PERENNI NEL MARMO. ETERNI NEI CVORI
STARANNO I NOMI E LA MEMORIA VOSTRA
O FRATELLI.

TRERE’ ERNESTO                         1892- 1915
LAGHI GIVLIO                               1893- 1915
BOLIS DOMENICO                        1899- 1915
NOVELLI IGNAZIO                       1889- 1915
ANDALO’ GIOVANNI                   1887- 1916
BIANCHEDI DOMENICO             1896- 1916
GORINI VMBERTO                       1892- 1916
COSTA ARNALDO                        1888- 1916
PANZAVOLTA ALDO                   1894- 1916
BACCHILEGA FERDINANDO     1893- 1917
FAROLFI LUIGI                             1893- 1917
ANCARANI GIUSEPPE                 1895- 1918
PANCIATICHI PRIMO                  1878- DISPERSO

All’estremità sinistra dello stesso edificio.

Lapide rettangolare in marmo in diversi pezzi. Discreto lo stato di conservazione.

BENEFATTORI DEL “PRONTO SOCCORSO”
Segue un lungo elenco su tre colonne, coi nomi dei benefattori.

Il Consiglio direttivo del “Pronto Soccorso” decise di incidere nel marmo i nomi dei militi caduti nella guerra 1915-1918. La lapide fu realizzata dal marmista faentino Paolo Bucci con l’aiuto dei figli Aristodemo e Ferdinando, a quest’ultimo, scultore, si deve il bassorilievo. La lapide venne scoperta il 9 luglio 1922 in occasione dell’apertura della nuova sede del Pronto Soccorso, offerta dal comune.
Il “Pronto Soccorso”, fondato nel 1911, era un’associazione composta da volontari per il soccorso e il trasporto in ospedale dei malati e degli infortunati. Era chiamato anche “Croce Verde” dal colore del suo simbolo.
Venne assorbito nel 1930 dalla Croce Rossa Italiana. Lo stesso Consiglio decise anche di murare vicino all’ingresso della sede una lapide che raccogliesse i nomi dei benefattori che elargivano cospicue donazioni a favore del pronto soccorso.

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