Lapide rettangolare in marmo, datata 1629, degradata e illeggibile.

ASTORGIVS NALDIVS ET J. BAPTISTA
GERMANI FRETRES PEDITUM ET EQVITVM
PRAEFCTI PALASIVM CAPITIS FORI
ORNAMENTVM VNA CVM PORTICV
MARMOREIS SVFFVLTA COLVMNIS
NON TAM PROPRIAE COMMODITATI
QVAM COMITVM BALASSI ET THOMAE
EX FRAT. NEPOTVM POSTERVQ.
OMNIVM VTILITATI A FVNDAMENTIS
COSTRVENDVM CVRARVNT
MDCXXIX

I FRATELLI ASTOGIO E BATTISTA NALDI. COMANDANTI DEI FANTI E DEI CAVALIERI,FECERO COSTRUIRE DALLE FONDAMENTA NEL 1629 IL PALAZZO ED ORNAMENTO DELL’ESTREMITA’ DELLA PIAZZA, INSIEME COL PORTICO SOSTENUTO DA COLONNE MARMOREE, NON TANTO PER PROPRIO COMODO, QUANTO PER UTILITA DEI CONTI BALASSO E TOMASO, E DITUTTI I DISCENDENTI DA PARTE DEL FRATELLO.

Il palazzo un tempo ostello o osteria del leon d’oro, fu donato da galeotto Manfredi a Damiano d’alba, detto il cremoinino. Fu acquistato da salasso Naldi, i nipoti del quale astrgio e Giovanni battista, nel 1629 lo restaurarono facendovi costruire il portico ponendo sui pilastri angolari il simbolo della famiglia, la veccia in pugno e la lapide.