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Casa Gaudenzi Morri

Corso Mazzini, 71 "G. Pistocchi (attribuito) 1808"

01 casa Gaudenzi frontale.jpg

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La dimora fu acquistata nei primi anni del  1800 da Michele Morri, e fu la casa dove visse a lungo il figlio primogenito Antonio Morri, noto studioso di tradizioni popolari e autore del “Dizionario romagnolo”. Nella sua permanenza la arricchi' di pregevoli decorazioni all’ interno, eseguite dopo il 1830 da A. Liverani, con l’ aiuto del giovane figurista Adriano Baldini.
L’ attribuzione del progetto di ristrutturazione (o meglio di costruzione ex novo), è incerta: si discute fra il notissimo Giuseppe Pistocchi e i due architetti di famiglia Giuseppe e Dionigi. Diversi elementi del complesso architettonico fanno propendere, quanto meno, a preziosi consigli e suggerimenti del Pistocchi, dal momento che Dionigi era allievo della sua scuola.
Altra conferma è nella forma dell’atrio principale, a doppio colonnato semplicissimo, con le otto colonne quasi addossate al muro.
La facciata, di sobria eleganza, si presenta priva di qualsiasi reminiscenza rinascimentale, completamente svincolata dalla tradizione manieristica degli ordini sovrapposti, e può rappresentare un prototipo della casa ottocentesca moderna.
La semplicità e l’eleganza degli elementi architettonici sono mirabilmente proporzionate al poco spazio disponibile, in quanto l’asse della vecchia Via Emilia, che nel Decumano Classico attraversava la città, era occupato da numerose abitazioni nobili faentine.
Il bianco intonaco-stucco è segnato da un leggerissimo finto bugnato, che occupa tutta la facciata, interrotta, alla base, da un sobrio zoccolo con le quattro aperture dell’interrato e dal sottile marcapiano che interseca le cornici delle quattro finestre del piano terra coi bancali delle cinque finestre del primo piano.
Gli incavi sopra le finestre del piano terreno e del piano nobile sono opera dei fratelli Ballanti Graziani,  decoratori e plasticatori faentini, che lavorarono spesso in collaborazione col Pistocchi e altri architetti dell’epoca, e presentano bassorilievi a soggetti di panoplie e mascheroni.
I finti finestrotti del sottotetto, allineati con le finestre sottostanti, sono impreziositi da eleganti targhe in bassorilievo raffiguranti figure femminili ai lati di un candelabro; sono sempre opera dei Ballanti Graziani.
Così pure i fregi “a greca” e “a correnti” sotto il cornicione ligneo.
Casa Morri, che cambiò proprietà più volte negli anni, appartiene ora alla Famiglia Gaudenzi.

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