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Chiesa di S. Umiltà dei Negusanti (già delle Monache Vallombrosane)

Via Pascoli, 15. Sec. XVIII, R.Campidori, G.B.Boschi, stucchi di G.B.Verda

santa umilta dei negusanti.jpg

La piccola chiesa di S. Umiltà, costruita fra il 1741 ed il 1744, è opera di Raffaele Campidori e Giovanni Battista Boschi. La facciata estremamente lineare non lascia supporre la ricchezza architettonica e ornamentale dell’interno di felice formulazione barocca.
La trabeazione, con bella ampiezza architettonica, raccoglie la volta a botte ripartita in precise zone geometriche; la luce entra da cinque finestre: due sull’altare maggiore, una sulla facciata e due laterali. Il movimento architettonico del soffitto è delimitato da stucchi dorati che scendono sulle modanature, nelle sovrapporte, sui coretti traforati a losanghe e sagomati, negli altari e nella bellissima cantoria a forma di arco di trionfo sopra il portale. Le plastiche figurative, angeli e putti, fanno da contrappunto al ritmo serrato delle ornamentazioni. Gli altari laterali sono di piccole dimensioni e presentano le pale racchiuse da enormi spirali di stucco che terminano con foglie d’acanto dorate; sull’altare maggiore, spicca il grande dipinto raffigurante la glorificazione della Santa, incorniciato da stucchi dorati che formano un cartiglio ove in oro su campo azzurro è scritto HUMILITATEM RESPEXIT DEUS.
Di notevole pregio è l’organo, realizzato dal fabbricante bresciano Carlo Traeri nel 1677. L’organo si presenta oggi assai ben conservato grazie ai numerosi interventi di restauro conservativo l’ultimo dei quali risale alla seconda metà degli anni ’80 contestuale al più ampio intervento di restauro e riqualificazione dell’intero complesso edilizio di cui è parte la chiesa oggi destinata alla funzione di auditorium, sala conferenze e attività didattiche dell’annesso Liceo classico-scientifico.

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