La stanza fa parte dell’ala occidentale costruita dai conti Rondinini tra il 1830 e il ’51; non rientra quindi nel progetto decorativo del Giani. Si tratta di una stanza da letto, con la parete di fondo absidata, ai lati della quale due piccole porticine nascondono armadi a muro. Le pareti sono dipinte imitando l’effetto di una tappezzeria, mentre sul soffitto si collocano due scene tratte dall’Eneide: Giove promette a Venere di concedere l’Italia al figlio Enea e Venere che mostra ad Enea l’Italia.
Sulla parete sinistra, una piccola porta ad una sola anta nasconde un gabinetto di toeletta, in cui ci si vestiva e preparava al mattino; sul soffitto dello stanzino sono raffigurati Rinaldo e Armida. Da lì poi si poteva accedere, attraverso una scala a chiocciola, ai granai del sottotetto: si trattava quindi di un passaggio utilizzato dalla servitù.