Salta navigazione
FAENZA IN MANO
[t] Apri la barra con i tasti di accesso   [x] Nascondi la barra con i tasti di accesso   [1] Contrasto normale   [2] Contrasto elevato   [3] Testo medio   [4] Testo grande   [5] Testo molto grande   [n] Vai alla navigazione principale   [p] Vai al contenuto della pagina   [h] Home page

Contenuto principale

Museo Carlo Zauli

MCZ3.jpg
carlozauli1.jpg

Indirizzo
Via della Croce, 6
48018 Faenza RA
Telefono: 339.1544010
Fax: +39 0546 22123
Email: museocarlozauli@gmail.com
Web: www.museozauli.it
Apertura:
dal martedì al sabato: 10.00/13.00
domenica: solo su appuntamento
chiuso lunedì
visite guidate su richiesta
Prezzi:
intero € 6,00
ridotto€ 3,00
Biglietto cumulativo:M.I.C. e Museo Carlo Zauli: € 8,00

Il Museo è stato inaugurato nel 2002 nei locali che furono il laboratorio di Carlo Zauli, considerato uno dei maggiori scultori ceramisti del Novecento e punto d'ispirazione per molti artisti contemporanei.
Il museo è stato ricavato nel laboratorio dove l'artista produceva le sue opere e che, nella seconda metà del '900, è stato un centro di richiamo per altri grandi artisti. Il museo svela al visitatore la ricerca di un artista che da ceramista divenne scultore senza mai tradire le proprie radici. Il percorso è arricchito da una visita agli ambienti dello studio-bottega: dalla cantina delle argille alla stanza degli smalti, dalla sala dei forni a quella dei grandi rilievi, dove la zolla di terra diventava scultura.
Nato a Faenza nel 1926, allievo e collaboratore di Angelo Biancini, Zauli frequenta fin da giovanissimo alcuni corsi di ceramica; il suo lungo percorso artistico inizia nel 1950 quando, assieme agli amici Uberto Zannoni, Averardo Giovannini e Renato Zama, rileva lo studio del ceramista Mario Morelli, il laboratorio sito in via della Croce a Faenza in cui è sorto il Museo Carlo Zauli.
Noto internazionalmente sin dalla fine degli anni '50, quando realizzò il grande fregio per la reggia di Baghdad, Zauli è presente con le sue opere in una quarantina di musei di tutto il mondo.
La sua arte si può definire un continuo dialogo tra struttura e materia, tra geometria e naturalità, tra forma primaria e metamorfosi esaltata dalla forte energia plastica dell'argilla, nella cui relazione si può ascoltare, come scrisse nel 1974 il critico giapponese Inui, il silenzio della grande natura.
Il Museo riesce efficacemente a narrare la vicenda artistica e creativa di Carlo Zauli attraverso due percorsi museali paralleli e coincidenti: un percorso prettamente espositivo che espone opere datate dagli anni '50 agli anni '90 e che svela al visitatore l'attitudine alla ricerca e sperimentazione di un artista che da ceramista divenne scultore, e un percorso legato al suo studio-bottega, che si snoda tra gli ambienti del suo laboratorio, dalla cantina delle argille alla stanza degli smalti, dalla sala dei forni a quella dei torni e dei grandi altorilievi. L'artista Carlo Zauli è noto a livello internazionale sin dalla fine degli anni '50 ed è presente in trentasei musei di tutto il mondo.

Collegamenti a Social Networks