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Sesta cappella a sinistra
Dipinti di Tomaso Dal Pozzo.
II Santo, monaco vescovo e cardinale, morì a Faenza nel 1072.
Riformatore della Chiesa, uomo di governo e di consiglio, oratore, scrittore e diplomatico fu venerato a Faenza subito dopo la morte.
Dante lo cantò nel Paradiso e due lapidi sono collocate in città per ricordarne le sue parole dedicate al Santo.
Le reliquie di S.Pier Damiani furono deposte nella Cattedrale nel 1826.
L’apparato decorativo della cappella è una chiara testimonianza dell’eclettismo ottocentesco.
Pitture, sculture, decorazioni costituiscono un tutto organico realizzato dall'architetto Vincenzo Pritelli, dall' ebanista e intagliatore Federico Castellani e dal pittore Tomaso Dalpozzo.
Del pittore faentino sono i due quadri murali, datati 1898, che rappresentano specificatamente il Santo che in qualità di Legato Papale induce Enrico IV di Sassonia a richiamare la consorte Berta di Savoia ripudiata e il Santo ancora bambino che porge al sacerdote una moneta trovata nel campo per la celebrazione della Messa a suffragio delle anime dei suoi genitori defunti.