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Due ovali di Filippo Comerio

I quattro massimi Dottori della Chiesa, 1777

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I due ovali in funzione di sovrapporte raffiguranti i quattro masismi Dottori della Chiesa latina (a destra, Girolamo e Gregorio Magno; a sinistra Ambrogio e Agostino) vennero collocati nella cappella il 10 maggio 1777 a testimonianza iconografica che la cappella in origine era dedicata ai Santi Dottori. Filippo Comerio, pittore lombardo autore di questi ovali, era giunto a Faenza da Roma chiamato dai Fatebenefratelli per eseguire il ciclo pittorico della loro chiesa faentina da poco costruita a servizio dell’Ospedale Civile.
La lezione bolognese gandolfiana, attraverso la quale vengono filtrate inflessioni venete, ra Piazzetta e Tiepolo, trova nell’immaginazione allucinata del Comerio inediti e personalissimi esiti: manieristiche stilizzazioni negli inamidati panneggi e luci balenanti dall’oscurità. In questo clima di barocco agonizzante e dove già appaiono le prime avvisaglie di un linguaggio preromantico, l’interpretazione del lombardo tocca livelli di sorprendente astrazione, come appare in queste drammatiche figure dei Dottori, fantomatiche apparizioni in uno spazio assoluto e oscurato.
(Da P.Lenzini, Vicende pittorico-decorative del Settecento e dell’Ottocento, in Faenza La Basilica Cattederale, a cura di A Savioli, Nardini editore, Firenze, 1988, pag. 153)

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