L'opera qui collocata è una copia realizzata nel 1752 dal pittore Vincenzo Biancoli da Cotignola. L'originale Disputa di Gesù tra i dottori della Chiesa era stata realizzata nel 1534 da Dossi Dossi, probabilmente con la collaborazione del fratello Battista.
Della tavola originale si conoscono solo i due frammenti conservati dalla Pinacoteca: le teste della Madonna e di un Fariseo.
Commissionata dal Cavalier Giovanni Battista Bosi, sepolto nella stessa cappella con un monumento funebre di Pietro Barilotto, che chiamò orgogliosamente il pittore della corte di Ferrara.
L'opera faentina dei fratelli Dossi è tra le loro opere mature e fu oggetto di un elogio particolare da parte del Vasari: «in ultimo fecero costoro [Dosso e Battista] […] una molto bella tavola […] nella quale opera vinsero se stessi per la nuova maniera che vi usarono».
A conferma anche Anna Colombi Ferretti ha scritto che «effettivamente lo spazio vi si inerpica maggiormente verso l'alto; le figure affollate sono diminuite di scala in maniera insolita; gli atteggiamenti, i gesti, gli scorci, hanno un sapore di ricercatezza. E benchè nella stesura dei due frammenti superstiti sembri prevalere la mano di Battista, è sufficientemente chiaro che l'impostazione generale del dipinto non spetta a lui».