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Il 28 aprile del 1768 il convento decide di procedere con la costruzione dell’altare della Beata Vergine di Caravaggio, costruito dagli stessi artigiani che si occuparono degli altari della Madonna del rosario e di San Domenico.
Questo altare, situato nella prima cappella sul lato destro della chiesa di San Domenico, è ora dedicato a sant’Abramo, così come si può presumere dalla tela “Abramo e il sacrificio di Isacco”.
Questa pala realizzata da Michele Marchetti, presenta un gusto classicheggiante unito a quello neoreniano e proviene dalla soppressa chiesa di Sant’Abramo. Marchetti fu un pittore faentino attivo negli anni 1770-90, possibile allievo di Andrea Barbiani.