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Il Chiostro
Il convento, nel 1466, progettò la creazione di un portico davanti alla chiesa, il quale doveva somigliare a quello della Compagnia del Crocifisso.
I lavori iniziarono immediatamente, tanto che nello stesso anno si ebbero già richieste di sepoltura sotto di esso, ma questi non andarono molto avanti e nel 1473 non era ancora completato.
Quando i lavori ripresero, nello stesso anno, continuarono solo per altri quattro, quando il vescovo della città, Federico Manfredi si appropriò dei fondi destinati alla costruzione.
Venne completato solo nel 1483, in seguito ad un altro buon lascito. Nel 1608 il portico venne gravemente danneggiato a causa di una nevicata ed i danni vennero riparati immediatamente, o almeno questa era l’idea. I lavori proseguirono molto lentamente, in quanto nel 1609 il convento si accordò con Francesco Manini, scarpellino, per le colonne necessarie per il portico.
Il muro costruito dietro e attorno alla chiesa, invece venne finanziato da Lucrezia Gentili Laderchi che fece una cospicua offerta nel 1534.