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Appena entrati, sulla destra, una minuscola cappella custodisce, entro un tempietto ligneo dorato, un'immagine di Gesù Bambino, in cartapesta dipinta a colori brillanti, attribuita a Giovanni Battista Ballanti, il maggiore degli statuari faentini settecenteschi.
Procedendo sempre sul lato destro, la prima cappella che si incontra è ora dedicata alla Madonna di Fatima, la cui immagine con i tre pastorelli inginocchiati ai suoi piedi, è stata dipinta nel 1943 da A. Zardo. L’altare odierno, realizzato con interventi di Neo Massari da Ennio Golfieri dopo la distruzione bellica, fu consacrato nel 1963. Benchè non in sintonia con il restante interno settecentesco, appare di qualità raffinata.