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Cappella di San Bernardo

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Situata a destra dell’altare maggiore, questa cappella, era anticamente dedicata Sant’Andrea ed era di giurispatronato degli Isacchi, tant’è che Andrea Isacchi si fece ritrarre nella pala, commissionata a Giacomo Filippo Carradori nel 1580 con la Madonna col Bambino ed i Santi Andrea, Giovannino e Francesco, ora situata nella Pinacoteca Comunale di Faenza.
Spostato il quadro, fu sostituito con l’ancona lignea con le Storie di San Bernardo, opera del faentino Nicolò Paganelli, all’interno di questa ancona è riposto l’affresco anonimo della Madonna Allattante.
Questo affresco fu distaccato da un pilastro della cappella, dove veniva venerata coma “Madonna della febbre”, qui vediamo la Madonna mentre tiene tra le braccia il Bambino che, con entrambi i piedini, schiaccia una creatura grigiastra, probabilmente simbolo della febbre. Oggi detta “Madonna della scala” dal noto episodio di San Bernardo con la visione dalla scala celeste. Si pensa che l’anonimo autore volesse tradurre visivamente il desiderio delle madri in preghiera: vedere il proprio figlio guarito dalla malattia e desideroso del latte materno.
Dell’antica tavola della Madonna dell’Angelo resta, ora, solo una copia di Salvino Lega riprodotta su tela, posta nell’altare della navata destra.

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