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La Facciata
La chiesa mostra una certa diversità di stili, per aver subito nel tempo restauri e rimaneggiamenti, il più radicale avvenne nel 1655 ad opera di Bartolomeo Sauli, il quale iniziò il lungo cantiere di rinnovamento: invertì l’orientamento, ampliò gli spazi (da una navata unica si passò a tre navate) e creò un ingresso monumentale preceduto da un portico. Sollevando lo sguardo alla parte superiore della facciata è possibile scorgere due nicchie, vuote, le quali dovevano probabilmente accogliere due Santi dell’ordine benedettino cistercense.
L’ampio portico a tre arcate accoglie diversi manufatti quali: un pannello del ceramista faentino Max Fenati, risalente al 1962, sul lato destro e una targa volta a ricordare il parroco don Luigi Tellarini, sul lato sinistro.