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Palazzo Pasolini dall'Onda

Via Severoli 31

palPasolini_facciata.jpg

L’impianto fondamentale del Palazzo Pasolini Dall’Onda risale al Cinquecento, all’epoca in cui la famiglia di origini cotignolesi venne a stabilirsi a Faenza.
Caratteri architettonici cinquecenteschi sono riconoscibili soprattutto nell’androne di ingresso, con il soffitto a volta e i portali in pietra.
Con un intervento progettato da Giuseppe Pistocchi, tra il 1780 e il 1790, venne eseguito un prospetto sul cortile interno con una loggia a due piani inglobante un maestoso salone di accesso.
Il figlio di Nicola, il conte Ferdinando, commissionò nel 1818 la decorazione pittorica di quattro sale a Felice Giani che si avvalse, come al solito, della collaborazione dell’ornatista Gaetano Bertolani.

Ferdinando Pasolini Dall’Onda è stato un letterato, appassionato di archeologia e numismatica e possedeva una collezione comprendente anche ceramiche, dispersa con la vendita nella seconda metà dell’Ottocento.
La facciata del Palazzo è stata realizzata nel 1875, in occasione del matrimonio del conte Nicola con Amalia dei marchesi Lalatta, su progetto dell’ingegnere Achille Ubaldini. Lo stile della facciata, che ha salvato il grande portale a bugnato, è di tipo eclettico. Su recuperi di tipo cinquecentesco, come le aperture centinate a bugnato nella fascia del basamento, vi è inserito un richiamo alle memorie patrie con i busti delle “glorie civili faentine” inseriti sull’arco di ogni finestra. I busti sono stati modellati da Giovanni Collina Graziani.

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