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Il Loggiato di Palazzo Bandini-Rossi
Il loggiato del Palazzo Rossi, o prospetto di fondo del cortile, fu realizzato dal Pistocchi solo al termine dei lavori di costruzione del palazzo del Conte Filippo Bandini (1775-1780), di cui costituiva il completamento (l'intero palazzo fu demolito nel 1951/52 dopo i gravissimi danni subiti nel 1944).
Il prospetto è l'unica parte del palazzo che si è salvata ed è caratterizzata da un colonnato classicheggiante posato su un alto basamento con tre ampie arcate. Al piano terreno la parete è a finto bugnato liscio e continuo di stucco finissimo coloro bianco avorio, a mimare l'utilizzo di materiali più pregiati. Al di sopra si svolge un ampio loggiato con colonne in stile corinzio e volte a botte. All'interno quattro nicchie ospitano statue di Antonio Trentanove rappresentanti i quattro elementi: aria, acqua, fuoco e terra.
La ritmica scansione aurea dell'interno con le nicchie e le statue di Antonio Trentanove, la leggera volta appoggiata su un fregio di matrice classica, la calcolata parsimonia dei materiali utilizzati, concorrono a definire la monumentalità classica di riferimento in un ambiente di vita quotidiana.