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Archeologia nella corte di Palazzo Mazzolani - 5

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In età tardo antica (IV-VII sec. d.C.) la città di Faenza subì l'influenza di Ravenna, divenuta capitale nel 402 d.C. Per questo motivo vennero costruite residenze di rappresentanza di varia estensione e riccamente decorate con mosaici policromi.
Ne sono testimonianza le pavimentazioni rinvenute in particolar modo nell'area a nord-est della città come le nn. 12, 14 e 19, appartenenti ad un unico complesso abitativo databile attorno al V sec. d.C. o il grande mosaico scoperto in piazza Martiri della Libertà (n. 16) pertinente ad un ambiente di m. 14 x 8.

Nella quinta vetrina sono visibili:

15 – Mosaico policromo con svastica realizzata con treccia ed emblemata multipli (III d.C.)
Faenza, via Azzo Ubaldini 4, 1986
Già conservato presso il Lapidario Comunale

16 – Il mosaico raffigura un tappeto a decorazione geometrica con cerchi che formano quadrifogli. Al centro della stanza erano due emblemata. Nel primo sono raffigurati due cani che rincorrono due lepri, nel secondo due pavoni e due pappagallini (se ne conserva uno) (VI d.C.)
Faenza, Piazza Martiri della Libertà, 1980

17 – Pavimento in qaudretti di laterizio con emblema solo parzialmente conservato: alcentro con kantharos (è visibile la base), tutt’intorno rombi con decorazioni geometriche (III d.C.)
Faenza, via Manfredi 14, Biblioteca Comunale, 1969

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