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Acquasantiera
Opera di Pietro Barilotto
Acquasantiera di Pietro Barilotto (1536), cm. 190 x 90.
Sulla sinistra all’inizio della navata è presente la pila acquasantiera originale del Cinquecento. Autore è Pietro Barilotto.
Intagliata in Pietra d'Istria e arricchita dall'inserimento di marmi policromi intarsiati, ha al centro una iscrizione "LAVA-ME-AB-INIQUITATE" (lavami dalle trasgressioni) con datazione 1536.
L'opera si attiene ad una tipologia consolidata già dalla fine del Quattrocento, ma nell'armonico equilibrio delle parti e nell'eleganza degli ornati si dimostra assai superiore ad altre coeve.
DESCRIZIONE:
Su zoccolo a sezione quadrata e bordo modanato poggiano quattro piedi leonini che reggono la base a campana cilindrica lievemente rastremata verso l'alto e delimitata alle estremità da collarini. In prossimità di ogni piede si alza una foglia d'acanto con sommità arricciata, tra cui si aprono quattro specchiature circolari con cornice modanata, sormontate ognuna da testina alata, unite da festone di foglie. Sopra si innesta il nodo a vaso con base baccellata e fascia superiore liscia con collarini aggettanti; il fusto a balaustro è caratterizzato da corona tortile nella base e presenta la superficie interamente ricoperta di corolla di foglie a doppio registro: in basso, piccole e larghe con evidenti costolature, simili a conchiglie; in alto, alte e strette, a margine frastagliato. Il fusto è caratterizzato da collo cilindrico scanalato, su cui si imposta direttamente l'ampia vasca a sezione circolare con base baccellata e orlo estroflesso. Al centro si innalza un motivo a pigna.