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Le tele seicentesche

Sei opere nelle cantorie

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Nella cantoria di destra i tra dipinti con la Consegna delle chiavi, San paolo e un santo Vescovo sono del pittore bolognese Alessandro Tiarini.
Per la datazione di queste opere Anna Colombi Ferretti le ha riferite all'ultima parte della lunga e prolifica attività del pittore. Nello specifico la storica ha individuato nel San Paolo un evidente impianto neocinquecentesco che sembra «preannunciare quel clima di ripresa classicheggiante e a volte esplicitamente neo-carraresca, che caratterizza a Bologna gli anni successivi alla scomparsa di Guido Reni (1642)».
Per l'autore delle opere al centro della cantoria di sinistra è stato Antonio Corbara ha scritto di una personalità del tutto nuova in Faenza definendola come «anonimo ispaneggiante» caratterizzando la sua pittura per le ispide striature luminose e i riflessi bronzei sugli incarnati. Anna Colombi Ferretti ha accolto questa proposta sottolineando come nelle tre opere «i pregi maggiori sono da vedersi proprio in quella stesura a grumi e filamenti che costituisce anche il tratto più originale di queste telette».

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