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E’ un ambiente spazioso con decori pittorici e plastici interessanti.
Sulla parete di fondo, in alto entro due nicchie sono le statue in terracotta dei santi Agostino e Michele, attribuite a Giovan Battista Ballanti; sotto vi è l’altare settecentesco in scagliola opera di artigiani locali, entro cornici di gusto rococò decorato con piacevoli motivi floreali e con al centro lo stemma degli Agostiniani.
Assai eleganti sono le porte dipinte nei riquadri con mazzi di fiori e vassoi, preziosamente incorniciati.
Sono presenti alcuni quadri. un tempo sugli altari.
Tra essi un piccolo – per dimensioni – ma autentico capolavoro: lo stendardino già della Confraternita della madonna di Loreto, inserito in una cornice a vela; rappresenta la Santa Casa di Loreto trasportata in volo dagli Angeli e venerata dai SS. Matteo e Mattia; l’opera di fattura preziosa è attribuita dal Corbara all’ artista Cristoforo Unterberger (1732-1798).
Qui è pure esposto il quadro della “ Madonna del Lume” che propone una rara iconografia: tale culto, nato a Palermo all’ inizio del ‘700 ad opera dei Gesuiti, fu da loro introdotto nell’America Latina, ma alla fine del Settecento era presente anche nell’Italia settentrionale; l’opera, di modeste qualità pittoriche, è attribuita ad un pittore faentino della seconda metè del settecento, Pasquale Tomba.
Recentemente è stato qui ricollocato un quadro raffigurante S. Filippo Neri, dopo un importante restauro che ne ha rivelato la buona qualità.
Importante, e notevole, l'imponente armadio in noce del sec. XVIII, di accurata fattura. Proveniente dalla sacrestia di S. Maria dei Servi.