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Altare maggiore
Felice Torelli, Santa Umiltà in gloria
La cultura bolognese-veneta che connota l’opera corrisponde bene al linguaggio del Torelli (1667-1748), veronese, ma educatosi a Bologna presso il Dal Sole. Al Torelli rimandano moduli compositivi come la sistemazione ad angolo delle figure, il ritmo avvolgente della parte superiore e l’estrema leggerezza del tocco luministico, di squisito sapore barocchetto. Il quadro del Torelli per la chiesa faentina di San Domenico con San Vincenzo Ferreri, ivi esposto il 24 gennaio 1741, costituisce un utile referente anche cronologico, combinando con gli anni della costruzione di Santa Umiltà (1741-44).