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La seconda cappella è dedicata all’Angelo Custode, sin dal 1694, quando fu collocato qui il quadro di Tommaso Missiroli, commissionato dall’Abate Cirillo Selvaggiani. La famiglia Selvaggiani si occupò di curare questa cappella utilizzandola, anche, come sepolcro di famiglia. Il restauro fu opera della Compagnia degli Angeli Custodi, tra il 1842-1845, in questo momento venne anche arricchita con decorazioni monocrome da Adriano Baldini. Come detto precedentemente il quadro attuale è una copia eseguita da Savino Lega, questa ricrea alla perfezione i panneggi del Missiroli; troviamo in primo piano l’Angelo dalle ali raccolte davanti ad uno sfondo roccioso e arboreo, mentre tiene per mano il bambino, guardandolo negli occhi. Camminando l’Angelo indica la via all’infante mostrando la meta del viaggio, il cielo.
Gli ultimi restauri di questa cappella furono eseguiti per un voto del parroco Tellarini.