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L’organo “Anelli” della chiesa fu collaudato nel 1856 da Gualtiero Anelli, appartenente ad una dinastia di organari operante tra il 1795 e il 1959. Lo strumento contiene parzialmente il materiale dell’organo precedente ed è contenuto in una cassa esterna che costituiva un antico altare. La cassa è decorata secondo il tipico gusto rinascimentale: teste d’angeli, ghirlande stilizzate e simboli sacri intagliati. Le canne di facciate contengono un’elevata percentuale di stagno ed il loro suono è squillante senza mai essere tagliante. I quattro mantici costruiti in legno e pelle di pecora, rappresentano i contenitori polmonari per mettere l’aria in circolazione attraverso le canne. L’aria non è stata eccessivamente compressa in linea con lo stile tipico dell’organo dolce italiano. La pedaliera è a leggio e fornita di 14 suoni, l’unico manuale è a registri spezzati (fra il si e il do3).