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La storia dei proprietari del Palazzo Bandini-Rossi
Dal Conte Filippo Bandini alla famiglia Rossi
Il conte Filippo Bandini di Cignano era venuto ad abitare in Faenza, ma per poter essere ascritto al ceto nobile e far parte del Consiglio degli Anziani della città (fu eletto il 21 dicembre 1768) era stato invitato ad abitare almeno sei mesi all'anno in città in un palazzo adeguato al suo rango.
Dopo la morte del conte Filippo, avvenuta nel 1785, il figlio ed erede conte Alessandro visse il periodo napoleonico e grazie alla vendita all'asta dei beni ecclesiastici acquistò l'orto del soppresso convento di S.Domenico, al di là dell'attuale via delle Maioliche (allora via Cavallana), per trasformarlo in parco del palazzo, ma le sfortunate vicende finanziarie lo costrinsero a vendere il complesso immobiliare nel 1806 al marchese Giacomo Filippo Spada.
Alla mrte di questi nel 1813 passò in eredità ai figli di Olimpia e Leonida e in usufrutto alla vedova Marianna Ricciardelli. La figlia Olimpia, sposata al marchese Luigi de' Calboli Paolucci di Forlì, lo vendette nel 1842 ai fratelli Rossi, ricchi proprietari di Castelbolognese, trasferitisi in quel periodo a Faenza.