Contenuto principale
Archeologia nella corte di Palazzo Mazzolani - 4
Oltre al mosaico, in età romana per le pavimentazioni erano utilizzati diversi materiali; in alcuni ambienti residenziali, soprattutto tra il II sec. a.C. e il I sec. d.C. veniva impiegato anche il battuto di cocciopesto (ad es. n. 8) sia decorato con frammenti marmorei distribuiti disordinatamente, sia a formare delle raffigurazioni geometriche o in taluni casi privi di decorazione.
Nelle zone di maggiore utilizzo erano impiegate le pavimentazioni in laterizio (ad es. n. 2) realizzate in varie fogge: con mattoncini posati a spina di pesce, a coltello o di piatto oppure conformati ad esagonette, rombi, talvolta decorati con tessere in pietra.
Nella quarta vetrina sono visibili:
12 – Mosaico a tappeto con nastri intrecciati e fiori(V d.C.)
Faenza, via Azzo Ubaldini 9, Istituto Righi, 1977-78
Mosaico A
13 – Pavimento con raffigurazione centrale (emblema) raffigurante un vaso (kantharos) da cui si abbevera una colomba (III-IV d.C.)
Faenza, corso Saffi 31, 1925
Già conservato presso il Lapidario Comunale
14 – Pavimento – forse appartenente ad un corridoio – realizzato con quadretti lapidei, a rombi bianchi (V d.C.)
Faenza, via Azzo Ubaldini 9, Istituto Righi, 1977-78
Mosaico B
15 – Mosaico policromo con svastica realizzata con treccia ed emblemata multipli (III d.C.)
Faenza, via Azzo Ubaldini 4, 1986
Già conservato presso il Lapidario Comunale
16 – Il mosaico raffigura un tappeto a decorazione geometrica con cerchi che formano quadrifogli. Al centro della stanza erano due emblemata. Nel primo sono raffigurati due cani che rincorrono due lepri, nel secondo due pavoni e due pappagallini (se ne conserva uno) (VI d.C.)
Faenza, Piazza Martiri della Libertà, 1980